venerdì 3 maggio 2024
27.02.2012 - redazione

Battaglia dei Fiori:"Senza tradizione non potrà esistere la memoria per le nuove generazioni"

Lettera del Presidente Regionale dell'Associazione Nazionale Giovani Agricoltori Marco Damele

Per Cary Grant, che la vide molti anni fa, la battaglia di fiori di Ventimiglia era "lo spettacolo più stupendo ed entusiasmante  del mondo" tale è lo sfarzo di fiori, di colori, di odori e armoniose costruzioni impossibili da vedere in altre parti del mondo.  Cosa  è cambiato in  questi anni per arrivare per mettere in  seria discussione la realizzazione di tutto questo? Una volta è vero c'era forse uno sforzo finanziario differente, una forma di promozione per il settore floricolo era una cosa normale , c'erano  più fiori , più floricoltori  e più entusiasmo da parte di tutti , la battaglia di fiori era una tradizione che si trasmetteva da padre in figlio, io stesso sono figlio di " carristi " , mio nonno lo era come mio padre ai tempi dei "Galli del Villaggio "e riconosco bene il sacrificio e lo spirito di unione che si respirava prima , durante e dopo l'evento. Oggi i " carristi " ci sono ancora, come pure le compagnie, sono certamente diminuite, alcune si sono unite ma i giovani, e sono ancora tanti anche all'interno della mia Associazione , si dimostrano interessati ed ancora ci credono. Non facciamo morire un sogno, un ideale che ha permesso a Ventimglia di essere conosciuta nel mondo , i fiori come è accaduto anche per  Sanremo  sono stati la fortuna per un rilancio ed una forma di promozione senza precedenti . Se muore la battaglia e la trasformiamo in un ricordo perderemo certamente un pezzo di storia e di tradizione; senza tradizione non potrà mai esistere la memoria per le nuove generazioni.

Marco Damele
Presidente Regionale Anga Liguria - Giovani di Confagricoltura


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