venerdì 29 marzo 2024
20.01.2012 - Redazione

Incontro ieri in Provincia per le Associazioni tra piccoli comuni

Le novità normative sulla gestione e redistribuzione delle funzioni degli Enti locali

Provincia di Imperia

Gestioni associate delle funzioni fondamentali dei Comuni, Unione dei Comuni: è stato questo il tema, di grande attualità, che stamattina in Provincia è stato illustrato – alla presenza del Presidente Luigi Sappa – dalla Regione e dall’Anci Liguria, presenti rispettivamente con gli assessori Raffaella Paita e Giovanni Barbagallo, con due dirigenti, e con il coordinatore della Consulta dei Piccoli Comuni dell’Anci Liguria Antonino Oliveri.

A tenere banco nella discussione sono stati le novità normative che ridisegnano le funzioni degli Enti locali, ma soprattutto i dubbi e le perplessità dei sindaci che hanno partecipato alla riunione (erano rappresentati - tra sindaci, amministratori e funzionari – circa una cinquantina di Comuni della provincia). Vari amministratori hanno mostrato timori sulle “alleanze” tra Comuni, siano esse gestioni associate di funzioni tramite convenzioni oppure Unioni di Comuni, previste dalle recenti normative del settore. In particolare i sindaci hanno sottolineato i tempi stretti per adeguarsi alle normative, la problematicità di individuare gli ambiti territoriali delle “alleanze”, e il difficile obiettivo di arrivare a un risparmio di risorse.

L’assessore regionale Raffaella Paita ha sottolineato come il ruolo di regia dell’intera operazione sia a carico della Regione, che cercherà di soddisfare le richieste provenienti dai piccoli Comuni. Il Presidente della Provincia Luigi Sappa ha messo l’accento sul dovere della Regione di usare la potestà legislativa per far conciliare normative nazionali difficilmente conciliabili tra loro nel settore (nella fattispecie la legge 114 del 13 agosto 2011 e il decreto Salva-Italia) in un contesto in cui - come ha anche sottolineato il rappresentante dell’Anci - il trasferimento delle funzioni della Provincia ai Comuni e alla Regione appare assai arduo da mettere in pratica, salvaguardando il personale dell’Amministrazione provinciale e le sue professionalità.  


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